Stavolta mi sono messa in un bel pasticcio…

dedicare un articolo alla meravigliosa Isola di Mal di Ventre (o Isola di Malu Entu) 

è un’impresa ardua!

Per noi, bimbi cresciuti nel Centro Sardegna che sguazzavano nel mare di Putzu Idu

era quel lembo di terra che si vedeva quando l’aria era tersa e talvolta osservavamo i gommoni che partivano dalla riva accanto ai nostri ombrelloni.

Grazie alle escursioni della Sea Wreck, sono andata all’Isola di Mal di Ventre e…

ora capisco perché è una meta ambita.

Ciò che ho visto e vissuto è davvero difficile da metter qui nell’articolo ma ci provo.

Partiamo dalle curiosità che ho scoperto grazie allo skipper e a diversi testi che sono andata a consultare:

La sue spiagge e il granito che domina incostrastato
  • Si trova all’interno dell’Area Marina Protetta del Sinis istituita il 12.12.1997
  • presenta affioramenti di rocce granitiche spettacolari
  • le spiagge, formatesi dall’erosione di questa roccia, sono bianche e luminose
  • è piccola ma spesso soggetta alla forza del maestrale e del libeccio e alle conseguenti mareggiate
  • le perturbazioni e i fondali irregolari hanno spesso causato naufragi e con lo snorkeling proposto dalla Sea Wreck puoi ammirare due dei relitti ancora presenti nel submarino
  • se hai già visitato il Museo Civico Marongiu di Cabras e ti sei soffermat nella teca dedicata al relitto romano, puoi immaginare l’importanza che questa rotta aveva nella storia dei commerci del Mediterraneo
  • le spiagge dove si può balneare sono Cala Saline, Cala Valdaro e Cala dei Pastori
  • sono presenti i resti di un insediamento nuragico (forse utilizzato anche in epoche successive)
  • Se scegli l’escursione con fitwalking, come ovviamente ho fatto io, puoi scoprire l’immensa varietà di vegetazione e fauna presente in questo paradiso, specie che sono riuscite a rimanere quasi intatte grazie all’assenza di insediamenti e alla frequentazione dell’area solo in determinati mesi dell’anno
  • ma forse ciò che mi ha colpito di più sono le sue acque cristalline e quel granito che le da quel tocco per me magico:

E il suo nome? Malu Entu o Mal di Ventre?

Questione spinosa, lo so… e non ho le competenze per entrare in merito quindi ciò che leggerai sotto si basa SOLO ED ESCLUSIVAMENTE su alcuni testi che sono andata a leggere

nella cartografia nautica e nei portolani del XIII secolo troviamo scritto

Malenventre, Male in Ventre, Mal Metire e tante tante altre denominazioni simili

Bisogna aspettare ai documenti del XVIII/XIX secolo per trovar Malu Entu.

Sarà vero? Bah, a prescindere dalla toponomastica e dalle polemiche

ho scoperto che l’Isola di Mal di Ventre è una meta interessante non solo per la balneazione ma soprattutto per vivere un’esperienza diversa di un piccolo lembo di terra e del suo mare circostante dal valore immenso!

Come? Beh, ecco il link del collega (si si, è lo stesso gommone che ci accompagna nei Tour sul Lago) e, non lo dico io, ma le recensioni che puoi trovare nel suo account confermano che è una esperienza che non puoi assolutamente perderti!

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